Raffaele De Bartolo

 

Capomastro, nacque a Rende il 5 aprile 1724 da Francesco e Isabella Cucumo nel luogo detto La Porta dell’Amarella.  Abile scalpellino e stuccatore diresse, coadiuvato da maestranze locali, tra il 1781 e il 1783 il suo lavoro più rappresentativo, i lavori del frontespizio della chiesa del SS. Rosario di Rende autentico capolavoro di gusto barocco.

Godeva del titolo di Magnifico, a dimostrare la considerazione in cui egli era tenuto ai suoi tempi per l’alto grado di professionalità dimostrato con le sue opere innalzate in città. Definito dalla storiografia come architetto prima e come regio ingegnere poi, venne chiamato anche a Cosenza per i lavori di decorazione della Cattedrale. Nel 1777 fu incaricato del disegno “del nuovo stucco” per la chiesa Parrocchiale di San Fili, il lavoro venne eseguito da Pasquale Frezza da Rogliano.  Alla morte di Francesco Belmonte fu chiamato a dirigere i lavori della chiesa di Maria SS. di Costantinopoli e, nel 1783 i lavori di restauro della chiesa di Santa Maria Maggiore che venne rifinita con pregevoli stucchi. Suoi sono gli stucchi della chiesa di Santa Maria Maggiore e di Maria SS. di Costantinopoli. Della sua bravura non resta alcuna traccia negli edifici civili, tranne in due balconi con decorazioni spiraliformi in stucco al Palazzo Basile.

Raffaele De Bartolo ebbe un ruolo di primo piano nell’intensa attività, costruttiva e decorativa, del XVIII secolo, grazie alla quale il piccolo centro cosentino acquistò spiccate caratteristiche artistiche.
Il ‘Regio Ingegnere’ nacque nel 1723. Lavorò con il Belmonte alla ricostruzione della Chiesa di Santa Maria Maggiore e contemporaneamente alla decorazione della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, come si evince da un atto del 1763.
Le decorazioni in stucco realizzate dal De Bartolo si caratterizzano per la semplicità, la linearità, l’eleganza dei particolari e l’uso frequente di elementi ornamentali ad intaglio.

 

Bibliografia

Fonte P.F., “Rende nella sua cronistoria”, Chiaravalle, 1976, pp. 273-74. Giraldi G. “Le chiese di Rende”, De Rose, Cosenza, 1985, pp.126-127. Salerno F.,”La chiesa di Santa Maria Maggiore”, opuscolo, 2000.  F. Salerno, Atlante del Barocco in Italia: Calabria, a cura M.R.Cagliostro, ed. d’arte De Luca, Roma 2002.