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Presepe Cosmico 1969

Un presepe  straordinario e tecnologicamente unico per l’epoca, il presepe Cosmico!

 

Fu realizzato in occasione dello sbarco sulla luna degli astronauti Americani nel Luglio 1969. Il Prof. Armando apprese dalla cronaca dell’allunaggio che gli astronauti, messo piede sul suolo lunare, fecero una sorta di comunione , per ringraziare il Signore di aver loro concesso di arrivare fin lì, e per testimoniare così la Sua presenza in ogni parte dell’Universo . Il presepe fu volto a suggellare questo spirito di comunione universale, sottolineando, con un commento che accompagnava i visitatori nel percorso che si offriva ai loro occhi., la necessità di condividere sentimenti di pace, di fraternità e di collaborazione. Fu in assoluto il primo presepe girevole a scenografia variabile, posto su una ruota di 6 metri di diametro e formato da quattro quadri rappresentanti, nell’ordine: un paesaggio tradizionale palestinese, un paesaggio lunare con in evidenza il modulo LEM, un paesaggio su Marte, frutto della fantasia, e infine il nostro sistema solare . Per realizzare quest’opera imponente si dovettero superare mille difficoltà costruttive, tenendo conto che nel 1969 la tecnologia a disposizione non era certo quella di adesso.La ruota girava con un sistema manuale di cremagliere e di moltipliche per rendere il movimento dolce e per evitare che scossoni causassero dondolii ai globi in vetro, che avrebbero potuto oscillare troppo e rompere l’esile ancoraggio.

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Per realizzare le fasi della notte, del giorno, del tramonto e della sera, che oggi si ottengono con una semplice centralina elettronica, allora fu progettato e costruito un reostato ad acqua salata che sfruttava la diversa conducibilità dell’acqua opportunamente addizionata di sale. 

 

Un sistema di pescanti in rame che giravano su di una ruota di legno si immergeva in una vasca piena di acqua salata; man mano che i pescanti andavano più in profondità, dove la concentrazione di sale era superiore, la tensione elettrica aumentava generando un effetto dissolvenza abbastanza preciso e verosimile.

Per realizzare il sole ed i pianeti del sistema solare furono utilizzati globi in vetro di diverse dimensioni, forati con un trapano da dentista ed uno spillino d’acciaio per permetterne l’ancoraggio con sottilissimi fili di nylon; il collegamento elettrico era garantito mediante fili di rame passati attraverso lo stesso foro. Per rendere invisibili entrambi i fili , essi furono dipinti di nero come il fondale. Si pensi che ogni globo era sorretto da quattro punti di ancoraggio in nylon e aveva due linee per l’allacciamento elettrico!

Per ottenere l’effetto fumo dei crateri del paesaggio di Marte, furono utilizzati dei kit della ditta Rivarossi , che allora costruiva trenini elettrici. L’effetto visivo fu, per l’epoca, stupefacente !
Tutte le fasi di costruzione del presepe costarono tempo e fatica al prof. ed alla sua equipe; essi lavorarono senza sosta per alcuni mesi con l’entusiasmo che, in questi casi, determina la perfetta riuscita di un comune intento.

L’emozione e lo stupore che si leggevano sui volti dei numerosi visitatori furono per loro motivo di orgoglio e di soddisfazione e li ripagarono ampiamente delle difficoltà incontrate.
Si percepì immediatamente che quello era un presepe che difficilmente si sarebbe potuto dimenticare… 

 

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